FORME FINALI DEI PONTI LEVATOI


 

A BOLZONI CONTRAPPESATI

 

 

Benoit de Sainte-Maure, Le roman de la guerre de Troie. Italia (Bologna?) primo quarto del Trecento.

Notare le catene ed i bolzoni apparentemente intelaiati fra loro (?)

 

Dorso di specchio in avorio, XIV sec.
Firenze, Museo del Bargello.
I contrappesi conferiscono una leggera prevalenza alla configurazione abbassata, ma basta il peso di un solo uomo che tiri le catene che pendono dal telaio interno per alzare il ponte levatoio.

Questo tipo di azionamento, a partire dalla metà del XIV secolo, conobbe una enorme diffusione in tutta Europa.

 

 

Castello Estense, Ferrara.

Nel castello le ferramenta dei ponti levatoi sono sorprendentemente verosimili: è possibile che, se non proprio medievali, siano state riprodotte su modelli precedenti.

Quando il ponte levatoio era alzato i bolzoni rientravano in appositi scassi verticali.

Notare, a sinistra, la forcella in ferro che sdoppia la catena del bolzone singolo per mantenere sullo stesso piano verticale la forza di sollevamento ed il baricentro del pontile.

 

Bothwell, Scozia.

A ponte sollevato il bolzone, la forcella e le catene si ritiravano in appositi scassi della muratura.

 

Gatteo, FC.

Le cerniere in ferro dei bolzoni sono fissate ad una trave inserita nella muratura.

 

 

Torchiara, Langhirano, PR.

La pietra trasversale è scanalata per ospitare senza sporgenza le fasce di ferro che reggono le cerniere del bolzone.

 

Rocca Brancaleone, Ravenna.

Scanalatura nella banchina per le coppie di fasce metalliche fermate a piombo che fissavano le cerniere del pontile (tre cerniere, in questo caso).

 

Sirmione, BS.

I bolzoni, all'interno, erano collegati con un telaio irrobustito da una croce di Sant'Andrea (questa è una riproduzione recente).

 

Paderna, PC.

Nel fossato del castello si è rinvenuta questa ferramenta che probabilmente fissava i contrappesi ai bolzoni.

 

Torchiara, Langhirano, RE.

In questa formella decorata si può vedere il pontile con tre longheroni, tre traversi e l'assito.


 

P. L. A SOLLEVAMENTO DIRETTO

 

Sembra che i ponti levatoi a sollevamento diretto, con o senza contrappesi, siano stati la forma iniziale e finale di questi dispositivi.

 

Disegno di Francesco di Giorgio Martini

 

 

Villeneuve-sur-Yonne, Francia

Uno dei due ingressi della torre maestra di Filippo Augusto (inizi del Duecento) con le predisposizioni per il ponte levatoio.

 

Spedaletto, c. di Pienza, SI

Intagli per la fuoriuscita delle catene di sollevamento.

 

Rocca di Cesena.

Nel mastio si sono conservati i resti della ruota di rinvio interna della catena di sollevamento del ponte levatoio.

 

Sarteano, SI

Ruota di rinvio interna.

 

Castel Tasso, BZ.

Ruota di rinvio esterna.

Ainay-le-Vieil, Francia.

La camera di manovra di un ponte levatoio a sollevamento diretto.


 

MENSOLE REGGIPONTE

 

Per salvaguardare le cerniere in ferro del pontile probabilmente nel Quattrocento si introdussero le mensole reggiponte, sulle quali poggiava il ponte levatoio nell'ultimo tratto della propria discesa.
Soncino, CR.

Tiffauges, Francia.

 

MENSOLE CENTRAPONTE

 

 

Mediante questo ingegnoso meccanismo, che consiste in due mensole di pietra e sedi di forma corrispondente fissate al pontile in legno, il ponte levatoio, ad ogni azionamento, correggeva gli eventuali spostamenti trasversali.

Castellarquato, PC

Mensole centraponte ad estradosso emicilindrico.

L'estradosso si trova anche a sezione trapezoidale e triangolare.

 

 

 

Padenghe, BS

Pavia, castello visconteo.

Unico esempio di accenni di protezioni laterali in muratura a lato della porta servita dal ponte levatoio.


 

CORRIMANO DEI PONTI LEVATOI

 

 

 

Pavia, castello visconteo.

Scassi dei corrimano lignei posti a lato del pontile.