ARTIGLIERIA PESANTE
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"nel 1472 il parco
dell'artiglieria milanese era costituito da sedici cannoni i quali, unitamente
alle lance di riserva, agli schioppetti e alla polvere da sparo, richiedevano
per muoversi 227 carri e 522 paia di buoi. [...] I cannoni pesanti del
Quattrocento sparavano tutti palle di pietra che venivano o trasportate insieme
ai pezzi o apprestate sul luogo da tagliapietre."
Mallett, Signori e mercenari, pp.166-167.
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Pezzo rinvenuto nel 1973 in una bombardiera della Rocca Brancaleone di Ravenna, ancora carica e con a fianco una piramide di palle in pietra ed i resti di un barilotto di polvere.
(da D. DIOTALLEVI, in M. Mauro, Antiche artiglierie nelle Marche, Ancona 1990) |
Mons Meg, Edinburgo. Bombarda costruita in Belgio,a Mons, nel 1449, fu donata a Giacomo II di Scozia nel 1457. |

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Le bombarde pesanti non erano gettate per fusione, ma realizzate con tecniche più simili a quelle dei bottai che a quelle usuali dei fabbri ferrai, come mostra lo schema a fianco. |
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Pezzo di artiglieria in ferro forgiato, della prima metà del XV secolo, conservato allo Heeregeschichtliches Museum, Vienna, Austria.
Si vede chiaramente il sistema di realizzazione della canna, con doghe in ferro longitudinali sormontate da una cerchiatura continua.
Questa bocca da fuoco è probabilmente una bombarda mutilata.
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Mortaio, dai Trattati di Francesco di Giorgio
Sembra che i pezzi a canna cortissima e tiro molto
arcuato, i mortai, siano entrati in uso fin dal Trecento |
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Leonardo da Vinci, 1485 circa
Codice Atlantico, f.33r, Biblioteca Ambrosiana, Milano. |
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Per approfondire l'argomento: Robert D. Smith, Ruth Rhynas Brown, Bombards - Mons Meg and her sisters, Royal Armouries, Londra 1989, ISBN 0 948092 09 2
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