FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI


 

Tra gli straordinari progettisti di questo periodo il più noto è questo grande architetto-ingegnere di Siena, che deve la sua preminenza soprattutto ai suoi "TRATTATI DI ARCHITETTURA INGEGNERIA E ARTE MILITARE", fortunatamente disponibili a tutti in ristampa anastatica (vedi bibliografia). 

Il Martini si distingue particolarmente per la ricerca di nuove planimetrie e combinazioni degli elementi strutturali. In generale, riteniamo, la sua precipua importanza consiste nell'averci tramandato la corrente pratica fortificatoria del periodo.  

 

Fortezza esagonale, con capannati e torre maestra a semicerchio, f. 66r
Capannati, f. 54v
Puntone a pianta ogivale, f. 53v
Fossombrone, PU
Cavalieri sulla sommità dei torrioni.

Ripari profilati balisticamente per continuare il tiro d'artiglieria in sommità dopo la prevista distruzione del parapetto merlato da parte dell'assediante.

 

La tipica cordonatura decorativa del Martini, onnipresente nei Trattati.

f. 54v

Cagli, PU.
San Leo, PU
Rivellino a puntone con ala laterale,  f.65v.
Mondavio, PU

Francesco di Giorgio aveva previsto per la Rocca di Mondavio due rivellini come quello riportato sopra, ma l'unico sul posto è nella più semplice forma pentagonale,

Sistemazione altimetrica del terreno esterno al fossato, per la quale non conosciamo termini tecnici specifici in italiano, detta glacis in francese ed inglese. Notevole anche il cammino difensivo sul ciglio esterno del fossato, anticipazione della "strada coperta" della fortificazione bastionata.
Sistema di trincee d'approccio, praticamente l'antenato delle parallele del Vauban.
Gabbionate a protezione dell'artiglieria assediante. Notare anche i ripari mobili: a mantelletto, a sinistra, e scorrevole con argano e funi, a destra.