CASTELLI RECINTO

 

La definizione di "castello recinto" è stata introdotta dal prof. Carlo Perogalli, e riguarda i numerosi esempi di fortificazione medievale che attualmente si presentano con la sola cinta, solitamente rinforzata da torri perimetrali, ed eventualmente una torre maestra. 

A nostro giudizio è un tipo malcerto, perché in alcuni casi si tratta di castelli signorili nei quali gli edifici residenziali ed accessori, originariamente in legno, non sono più riscontrabili, mentre in altri casi erano le mura di un piccolo centro abitato, che successivamente si è spostato altrove sia per acquisto da parte del potere signorile, sia per traslazione in siti più favorevoli (di solito il fondovalle).

 

A nostra conoscenza la prima comparsa della definizione è in:  G.C. Bascapè, C. Perogalli, Torri e castelli di Valtellina e Valchiavenna, Edizioni Banca Piccolo Credito Valtellinese, Sondrio, 1966.

Castello di Mancapane, Sondrio, op. cit. p.114.

Definito da Perogalli "tipico castello recinto" chi scrive lo definirebbe oggi un "castello torre, col suo piccolo recinto" e si aspetterebbe di veder apparire, a seguito di un'indagine archeologica, i resti di un edificio, in legno o in muratura, all'interno del recinto.

La Andonne, c. di Villejoubert, Francia
 Les Meurs, c. di Liniers, Francia