Inventario delle scorte consegnate al nuovo castellano di Vercelli, 10 febbraio
1346 "ottanta staia di farina di frumento (in sacchi di tela)
trenta staia di farina di legumi
centoventi staia di vino
quaranta forme di formaggio
quaranta pezzi di carne di maiale salata
quindici misure e mezza di olio d'oliva (in anfore di coccio)
quaranta staia di aceto
quaranta misure di sale
quaranta libbre di candele di sego
dieci misure di olio di noce (?)
quarantacinque braccia di tessuto bianco
ottanta paia "subtellarum" (?)
cinquanta carri di legna da ardere
sessanta quattro assi di castagno
sette casse di verrettoni pronti all'uso
tre casse di verrettoni da riparare
dieci corde da balestra
sei lanterne di ferro"
Angelucci, Documenti inediti, pp.12-15. |
Per la Francia "la base dell'alimentazione è costituita dai cereali, non sempre
panificati [...] consumati sotto forma di
gallette e di zuppe. I cereali più diffusi sono l'orzo, la segale, il frumento,
che, macinati insieme, danno un miscuglio con cui si prepara un pane grigiastro.
Nelle regioni di montagna si coltiva il farro, in quelle meridionali una specie
di miglio. L'avena entra spesso nella preparazione delle zuppe spesso
accompagnate da verdure (fave, piselli, cavoli, vecce) o da prodotti selvatici
(ghiande e castagne). [...] Già alla fine del XII secolo, tuttavia, [...]
preziosi animali da cortile, che forniscono le uova (di cui si fa un grande
consumo), costituiscono un cibo ricco di proteine (polli, capponi, oche) [...]
Vi sono poi i formaggi, dolci o saporiti, con o senza erbe, prodotti più spesso
con latte di pecora che con latte di vacca. [...] Il pesce, comprato salato
affumicato (soprattutto aringhe) o anche pescato [...] Alcune verdure, coltivate
nell'orto: oltre a quelle già citate, lenticchie, fagioli, cipolle, aglio, rape,
porri. Molti frutti provenienti dalle radure, dai boschi e dai prati: pere e
mele, naturalmente, ma anche prugne, nespole, more, sorbe, noci e nocciole,
mirtilli e bacche varie. [...] la carne del maiale, ucciso in dicembre, ma
conservato il più a lungo possibile con la salatura".
M. Pastoureau, La vita quotidiana ai tempi dei cavalieri della
tavola rotonda, Fabbri Editori, Milano 1998, pp.80-81. |