MERLI

I merli sono utilizzati dall'antichità al fine di costituire un riparo per gli arcieri della difesa.

Il merlo in latino si chiamava pinna ed il nome moderno dovrebbe derivare dalla somiglianza con i merletti o con i volatili omonimi posati su un muro. Angelucci  (Documenti inediti, p.52) suggerisce la provenienza da un tardo latino merulus, muretto (che ci sembra plausibile, ma non trova favore presso gli specialisti).

Merli a terminazione tonda, ufficialmente originari del XII secolo (?).

Merli a coda di ronda, comunemente chiamati "merli ghibellini", senza che il termine abbia alcun riscontro di sfera politica o latro.

Altro caso di merli angolari.

I merli di solito si sono conservati fino ai giorni nostri quando sono stati inglobati in una soprelevazione del muro.

Il sopralzo della cortina ha conservato intatti i merli a terminazione bifida. Le proporzioni sono tipiche delle province di Trento e Bolzano.

Merlo bifido di insolita larghezza (circa 1.25 m.).

Falsi merli dalla stravagante terminazione superiore (notare anche la leziosità degli archetti trilobati fra i beccatelli).

Merli a terminazione orizzontale, detti "merli guelfi", anch'essi senza alcuna corrispondenza di sfera politica.

Notare il risalto superiore, per arrestare le frecce e la banchina a scivolo, per facilitare il tiro difensivo.

I merli francesi ed inglesi sono spesso più larghi dei nostri.

FERITOIE NEI MERLI

PARTICOLARITA'

Merlo con scudo di pietra.

In alto ganci per le ventiere.

Merli a terminazione piramidale e parapetto dell'intermerlo più sottile.

Cuspidi augurali.

Gli scassi quadrati nei fianchi dei merli erano destinati ad ospitare listelli orizzontali di legno sulle quali appoggiare le armi da fuoco. 

MERLONI

Alla fine del XV secolo il merlo tradizionale, troppo vulnerabile, è sostituito dal merlone, di spessore molto maggiore e superiormente dotato di profilo sfuggente.

L'associazione di merloni e bombardiere a doppia svasatura costituisce la fortificazione "alla francese".